I ricercatori dell’Università del Colorado a Boulder hanno scoperto una firma cerebrale che identifica i pazienti con fibromialgia (FM) con una precisione del 93%. La scoperta apre possibilità per migliorare la diagnosi e il trattamento della fibromialgia in futuro.
Il rapporto, “Verso una firma neurofisiologica per la fibromialgia”, è stato pubblicato sulla rivista Pain.
La fibromialgia (FM) è una condizione caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso accompagnato da affaticamento, disturbi del sonno, della memoria e dell’umore. I pazienti FM mostrano una maggiore reazione a sensazioni dolorose e non dolorose che sono accompagnate da risposte neurali alterate.
Utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI), i ricercatori hanno eseguito scansioni cerebrali su 37 pazienti FM e 35 controlli sani. Tutti i soggetti sono stati esposti a pressioni indolori e segnali visivi, uditivi e tattili durante le scansioni.
Le tecniche di apprendimento automatico computerizzato hanno permesso ai ricercatori di identificare una firma FM basata sul cervello. In particolare, quando esposti agli stessi stimoli dolorosi delle persone nel gruppo di controllo sano, i pazienti FM hanno mostrato una maggiore firma di risposta per il dolore neurologico. Il metodo si basa su un algoritmo informatico sviluppato dai ricercatori della CU Bolder per riconoscere un complesso schema di attivazione neurale nel cervello dei soggetti esposti al dolore.
I ricercatori hanno scoperto che i pazienti con FM avevano risposte aumentate su tre sottomarcatori, che erano correlati all’ipersensibilità al dolore che è caratterizzata dalla condizione. Quando i ricercatori hanno combinato i metodi di firma neurale, sono stati in grado di classificare i pazienti affetti da FM dai controlli con una sensibilità del 92% e una specificità del 94%.
“La novità di questo studio è che fornisce potenziali strumenti basati sul neuroimaging che possono essere utilizzati con nuovi pazienti per informare sul grado di alcune patologie neurali alla base dei loro sintomi dolorosi”, Marina López-Solà, ricercatrice post-dottorato presso l’Università Laboratorio di controllo cognitivo e affettivo e l’autore principale dello studio, ha detto in un comunicato stampa.
Gli strumenti hanno anche presentato una caratterizzazione iniziale dei singoli pazienti affetti da FM sulla base delle caratteristiche cerebrali patofisiologiche correlate ai sintomi. I risultati possono aiutare i medici a collocare i pazienti in modo più preciso in sottotipi e fornire trattamenti personalizzati.
“Sebbene molti specialisti del dolore abbiano stabilito procedure cliniche per la diagnosi di fibromialgia, l’etichetta clinica non spiega cosa sta succedendo neurologicamente e non riflette l’individualità sofferente dei pazienti”, ha detto Tor Wager, direttore del laboratorio. “Il potenziale delle misurazioni cerebrali come quelle che abbiamo sviluppato qui è che possono dirci qualcosa sulle particolari anomalie cerebrali che guidano la sofferenza di un individuo. Questo può aiutarci sia a riconoscere la fibromialgia per quello che è – un disturbo del sistema nervoso centrale – sia a trattarla in modo più efficace”.